Le funzioni “trappola” di Instagram: come usarle senza penalizzare i tuoi contenuti

Se hai mai avuto la sensazione che utilizzare alcuni strumenti di Instagram penalizzi i tuoi contenuti, non stai impazzendo: probabilmente ci hai visto giusto.

Eh sì, perché Mosseri e il nostro social network preferito sembrano proprio divertirsi a torturarci con funzionalità che, invece di essere utili, diventano spesso un’arma a doppio taglio!

Assurdo? Un po’. Ma ammettiamolo: creator, brand e SMM finiscono sempre per piegarsi a queste generose offerte, tanto vale escogitare una soluzione per sfruttarle al meglio.

Oggi parliamo di tre strumenti in particolare che sembrano indispensabili ma nascondono qualche insidia. Spoilerino… probabilmente li hai usati almeno una volta:

  • link nelle storie
  • link in bio
  • condivisione dei post nelle storie

Link nelle storie abbassano la reach

In questo articolo, scritto a più mani con gli amici di Kontenty vediamo perché usarli, quando evitarli e come aggirare l’algoritmo provando a salvare capra e cavoli: cioè la copertura senza rinunciare ai nostri obiettivi.

Link nelle storie: c’eravamo tanto voluti

Parliamo di un tema delicato che risale alla notte dei tempi della piattaforma: i link nelle storie. Per anni questa funzione è stata un miraggio per gli account più piccini – bisognava infatti contare 10 mila follower per accedere al celebre swipe-up.

Ha fatto penare gli utenti di Instagram creando traumi e ansie. Poi, boom, finalmente Instagram lo ha reso disponibile per chiunque. Fine delle complicazioni? No, perché come ormai sanno anche i sassi, inserire un link nelle IG Story abbassa drasticamente le visualizzazioni.

Il motivo si spiega facile: Instagram non ama i contenuti che portano fuori dalla piattaforma.

E come dargli torto? Il modello di business di Meta non è tanto vendere alle aziende la spunta blu, ma offrire una piattaforma pubblicitaria con un pubblico enorme.

Aspetta, com’è che suonava…

🔦 A proposito: sai che sponsorizzare contenuti direttamente dall’app su iOS può costarti il 30% in più? Puoi evitarlo senza drammi.

Torniamo invece ai nostri amati e utilissimi link. Significa che non dobbiamo usarli e rassegnarci?

Certo che no, portare utenti da una storia a un sito e-commerce, sul blog, o su una landing page è la chiave di una strategia di marketing omnichannel. Tutto sta nel trovare il giusto equilibrio, valutando i tuoi obiettivi.

  1. Se il tuo scopo è massimizzare la copertura e spingere quel contenuto a quanti più follower possibile, limita l’utilizzo dello sticker link
  2. Se invece vuoi concentrarti sulle conversioni e accompagnare le persone, per esempio, sul tuo sito, non temere e porta fuori ‘sto traffico!

Infine, per essere proprio puntigliosi, usare i link sul web dovrebbe essere sempre fatto con buon senso!

  • Usali con parsimonia! Un’accozzaglia di link non piace a nessuno perché crea confusione, abbassa l’attenzione di chi guarda e, già, è spam.
  • Inseriscili nel momento giusto: un link è il culmine della tua CTA. Non bruciare l’attenzione inserendolo troppo presto in una sequenza di storie, se una call to action funziona davvero, nessuno leggerà quello che c’è dopo!
  • Ottimizza il copy. Dando per scontato che personalizzi il testo – lo fai, vero? 😡 – ricordati le buone regole dello UX Writing: usa micro-copy chiari, brevi e mirati per guidare il pubblico a compiere l’azione desiderata

Il link in bio: sempreverde o Serpeverde?

Il sempre presente link in bio ha vinto l’Oscar come frase più ripetuta su Instagram. Ma sapevi che usarlo nella caption potrebbe abbassare la copertura di un post?

Attenzione: Instagram non conferma questa penalizzazione ma tantissimi profili ci hanno segnalato che notano un chiaro calo quando usano quelle-paroline-lì e anche noi di NJL abbiamo dovuto aguzzare l’ingegno più di una volta.

Lo trovi su… l’articolo è nel… tutto come sempre nel… come si aggira il problema?

Un primo stratagemma è giocare con la nostra lingua e parafrasare il messaggio con espressioni creative e meno esplicite (ma sempre chiare). “Trovi tutto dove già sai”, ma shhhh, non ti abbiamo detto nulla. 🤫

In alternativa piazza la CTA nei commenti e pinna quel commento in modo da renderlo più visibile. Funziona? Sì, ma non è il massimo se paragonato all’ultimo metodo che ti consigliamo.

Manychat, indovinato! Il tool ufficiale per creare automazioni e inviare link direttamente nei DM a seguito di un commento. È stra-usato per freebie, concorsi e scaricare contenuti esclusivi.

Niente ansia Mosseri & co.: potete tornare a dormire sonni tranquilli mentre noi ci spostiamo su un’altra piattaforma! 😈

Condividere i post nelle storie: com’è la storia?

Va bene, dirai tu, allora condivido il mio ultimo post fresco di pubblicazione nelle storie perché tanto le persone restano sulla piattaforma!

Ehm, no… proprio qui Instagram ti frega.

O meglio, questa faccenda divide il mondo di Instagram. C’è chi sostiene che condividendo un post nelle storie, la copertura di quest’ultime si abbassi. Altri invece non percepiscono cali di visualizzazioni, ma sostengono che questa strategia alla lunga annoi i follower, che smetteranno presto di guardare storie e post.

Anche Mosseri si è espresso a favore di questa seconda ipotesi… ma ci stupirebbe sentirlo ammettere che un link interno uccida quel contenuto!

La verità non la conosciamo, però due cosine su cosa funziona nelle Instagram Story le sappiamo. Se non vuoi correre rischi, meglio ricorrere a strategie alternative:

  • condividi uno screenshot del post o un frame del video e accenna al contenuto senza condividerlo
  • anticipa l’argomento nelle storie creando curiosità… i tuoi follower correranno sul profilo!
  • usa le storie per rispondere ai commenti ricevuti sotto al post, in un colpo solo coinvolgi chi ha interagito e metti la pulce nell’orecchio a chi si è perso il post

Gioca d’astuzia, e a quel proposito c’è NJL! 😬

Come può aiutarti NJL?

Con l’aiuto del tool del tuo cuore hai a disposizione metriche preziosescusaci se sono davvero tante! 😎 – per analizzare e ottimizzare tutto ciò che abbiamo visto finora.

Iniziamo dai link bio, conteggiati nella sezione ‘Generale’ scorrendo fino a ‘Call to Action’, dove trovi anche i tap sugli altri pulsanti visibili nella bio del profilo.

Come sfruttare questa sezione? Se noti un trend o un picco insolito, metti in relazione quell’informazione con ciò che è successo quel periodo. Un post andato andate virale? Una collaborazione importante? Una menzione o un tag ricevuto? Identificare un patter vincente ti aiuterà a replicare in futuro una strategia efficace.

Sezione CTA in Not Just Analytics

Per renderti conto dell’impatto dei link nelle storie sulle performance del tuo account, invece, meglio spostarci nella sezione dedicata alle storie – disponibile su ogni piano NJL! Qui puoi sbizzarrirti a incrociare i dati e capire come il pubblico percepisce i tuoi contenuti..

A quali metriche devi prestare attenzione?

  1. Sicuramente le visualizzazioni per capire in che misura un link danneggia (se lo fa) la tua storia.Puoi analizzare il grafico dell’andamento generale delle tue storie alla ricerca di cali improvvisi o variazioni anomale, e metterlo a confronto con le medie abituali del tuo profilo.Andamento generale delle storie in Not Just Analytics
  2. Poi tieni sempre d’occhio il trend dell’Open Rate – cioè la percentuale di quante persone aprono la prima storia ogni giorno rispetto al numero di tuoi follower.Al di là delle visualizzazioni, i link ripetuti senza sosta potrebbero stancare presto la tua community – soprattutto quando l’unico intento è promuovere. Con la disastrosa conseguenza di farle perdere interesse verso i tuoi contenuti. Se inizia a calare non buttare la polvere sotto al tappeto: corri subito al riparo e offri al tuo pubblico contenuti differenti!Trend dell’Open Rate delle storie Instagram
  3. Infine, fra le tue valutazioni fa’ un po’ di posto anche a due metriche come lo Skip Rate e le Uscite che ti aiutano a capire se i tuoi contenuti stanno perdendo appeal.Il primo ti aiuta a capire la percentuale di persone che non apprezzano quel genere di contenuto e saltano la storia, per continuare a guardare le altre. Le uscite, invece, sono come la peste nera… occhio perché chi ti segue ti sta dicendo di cambiare qualcosa!
  4. E se ti appresti a lavorare con un brand, non dimenticare di analizzare il numero di tap sui link che sai generare: è uno degli indicatori cruciali per misurare il successo di una campagna.

Una conclusione approved by Mosseri

Ok, Instagram ci complica la vita ma, in un certo senso, vuole forgiare il nostro spirito concedendoci funzionalità tanto utili quanto insidiose. È una prova!

E per superarla hai dalla tua tanti dati da analizzare – e qui noi di NJL possiamo darti manforte – e una cosa a cui non devi mai rinunciare: l’ingegno.

Così, a fine giornata, potrai dire a chi tieni di più queste dolci parole: tesoro, sai che oggi ho fregato Instagram? Noi siamo già fieri di te! 🫶