Nell’articolo precedente abbiamo visto quali sono le caratteristiche e le differenze tra contest, giveaway e freebie (puoi trovarlo qui) spesso utilizzati sui social, specialmente su Instagram, come tecniche di crescita.
Insieme all’avvocato del digitale abbiamo raccolto le vostre domande per rispondere ai dubbi sulle regole dei concorsi on-line!
Ti consigliamo di leggere attentamente le risposte di Alessandro che ha scritto una vera e propria guida! Ti eviteranno molti problemi.
Qual è la soglia di valore del premio per cui dal freebie si passa al contest/giveaway?
Nel 2018 era stato messo un punto: sotto i 25,82 euro siamo nell’ambito del minimo valore. Quindi rientriamo nel caso di esclusione di applicazione della normativa.
A seguito però di una discussione fra Agenzia Entrate e Mise è venuta fuori una distinzione fondamentale:
- nel caso di manifestazione a premi, il cui requisito per partecipare è avere acquistato un prodotto, la soglia è di 25,82 euro (valore di mercato);
- nel caso invece del contest, la soglia del minimo valore è stata riportata al valore di circa 1 euro.
P.s. Ti sei accorto che ti mancano dei pezzi per capire al meglio le regole dei concorsi on-line? Ti consigliamo di leggere prima questo articolo!
P.p.s. Se invece non sai cosa sia un Freebie, leggi qui.
Il premio al merito in che ambito va inserito? E che differenza c’è rispetto al quiz?
Il premio al merito può essere paragonato al concorso di Miss Italia, oppure al premio Strega. Ultimamente ne ho organizzato uno in cui venivano premiate opere di design valutate da una giuria di 3 soggetti.
Il quiz premia le capacità di rispondere, e possono essere premiate più persone. Il premio al merito è legato a delle caratteristiche del soggetto. Un altro esempio è il concorso per chi fa il sito web migliore utilizzando una specifica piattaforma.
Dove si inserisce invece il rush e win?
Il rush e win premia il primo che compie una determinata azione. Anche qui siamo nel contesto del concorso a premi.
Come si fa un Giveaway a norma? Quali sono i costi?
L’iter dei concorsi e l’iter dei giveaway è lo stesso:
1) Regolamento: deve contenere tutto ciò che riguarda il concorso. Quindi chi lo organizza, il montepremi, le modalità di partecipazione e le modalità di vincita. Qual è la ONLUS a cui verranno devoluti i premi eventualmente non riscossi:
2) PREMA online: Invio di tutta la documentazione massimo 15 giorni prima del lancio del concorso. Ma è meglio anticiparsi perché spesso ci sono problemi nell’invio;
3) Cauzione o fidejussione: o viene depositato il valore corrispondente al montepremi in denaro, oppure viene fatta una fidejussione bancaria o assicurativa pari a quel valore;
4) Servizio di mirroring: quando un concorso è organizzato sui social, è necessario un software che porti i dati sul server italiano automaticamente o a intervalli periodici. Ricordo che va utilizzato un server dedicato che il servizio di hosting dura almeno 6 mesi.
(P.s. se dovesse servirti questo servizio, contatta [email protected])
5) Perizia: se è prevista l’estrazione come modalità di attribuzione del premio, è necessario un software per poterla effettuare. Quindi la normativa richiede la perizia del software fatta da chi ha sviluppato o commercializzato il software stesso
6) Verbale di chiusura: effettuato da camera di commercio o notaio.
Per quanto riguarda i costi sono molto variabili. Ma consideriamo che tutta la documentazione, il servizio di hosting, hanno un costo. A cui vanno poi aggiunte le tasse. Come soglia minima di costi si va sui 2.000 euro.
Un privato può organizzare un contest/giveaway?
No, bisogna avere la P.IVA ed essere iscritti al registro imprese.
Quindi un freelance o comunque una semplice P. IVA non può organizzare un concorso.
Concorsi on-line: quali sono le sanzioni e i rischi? Dove e come si possono segnalare?
Le regole dei concorsi on-line stabiliscono che le sanzioni possono arrivare fino a 500.000 euro. Si arriva a questa cifra quando le violazioni riguardano il monopolio di Stato. Vale a dire si crea una lotteria tipo Lotteria Italia, o Gratta e Vinci.
Esclusi questi casi così estremi, le sanzioni possono raggiungere comunque 10/15.000 euro.
È una realtà dei fatti che la maggior parte dei giveaway che troviamo su Instagram non è a norma.
Sfatiamo la credenza per cui i controlli non ci sono. Ci sono in realtà troppi concorsi e la sezione 10 del MISE che è addetta ai controlli è una sola.
Tuttavia i pericoli di subire un controllo ci sono. Soprattutto perché a richiederlo possono essere i competitor, e i partecipanti al concorso che ritengono di aver subito un’ingiustizia nel non essere premiati.
Per la segnalazione al MISE c’è una sezione sul sito web apposita. Ma non è detto che la segnalazione porti all’apertura del procedimento.
Idealmente si potrebbe fare segnalazione anche presso la Procura della Repubblica, ma il procedimento è talmente macchinoso che nessuno lo fa.
È sufficiente una segnalazione su un profilo per avere il controllo o ce ne vogliono di più?
Non c’è una regola dei concorsi on-line specifica. Teoricamente ne basta una, ma il problema è la grande mole di concorsi che c’è.
Se il concorso è organizzato da un’azienda per conto terzi, ma io lo promuovo sul mio profilo, sono a rischio di sanzione?
Sì perché si può parlare di corresponsabilità.
Si può fare un paragone con la diffamazione su Facebook, anche se in questo caso siamo nell’ambito penale: se ad un post diffamatorio io metto il like, sono corresponsabile del reato.
Un’azienda estera può fare un giveaway in Italia?
Bisogna distinguere:
- UE: un’azienda che ha sede in Europa può organizzare un concorso on-line in Italia rispettando la propria normativa. Quello che è importante è che vengano rispettati i diritti dei consumatori italiani.
- Extra UE: un’azienda che ha sede fuori dall’UE, ad esempio in Svizzera, deve rispettare la normativa italiana ed avere un rappresentante fiscale in Italia.
Invece avere una sede anche all’estero non ti esenta dal rispettare la normativa italiana.
Se facciamo un concorso co-organizzato fra azienda italiana e azienda con sede estera, deve essere rispettata la normativa italiana.
Conclusione
Se ti è sfuggito qualche passaggio ti consigliamo di leggere l’articolo precedente a questo sui contest on-line.
Se invece hai altre domande, scrivile nei commenti qui sotto!
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