instagram shadow ban

Instagram ammette lo Shadowban

Hai mai notato un calo di engagement? Hai mai avuto difficoltà nella crescita di followers? Il tuo post non appare negli hashtag inseriti?

Probabilmente sei finito in shadowban.

Che cos’è lo Shadowban?

Shadowban, uno dei termini più comuni e allo stesso tempo più temuti del momento. Letteralmente significa “bando ombra” e si tratta di quel meccanismo che, all’insaputa degli utenti, penalizza alcuni account social. Li rende quindi meno visibili e, spesso e volentieri, chi gestisce l’account in questione non se ne rende neanche conto.

Il ban non è visibile, è “ombra” appunto, per il semplice fatto che le eventuali penalizzazioni non dipendono dalla violazione di specifiche Linee Guida della piattaforma; di conseguenza, non sarebbero giustificabili.

Cosa dichiara Instagram riguardo lo shadowban?

Nel giugno 2018 Instagram ha affermato che “lo shadowbanning non esiste“. Quindi, non vengono nascosti i post, non viene penalizzato chi fa uso eccessivo di hashtag né chi inserisce per sbaglio hashtag ritenuti “spam”.

Di fatto Instagram non hai mai trattato esplicitamente la tematica dello shadowban.

Tuttavia, recentemente ha affermato che: “Abbiamo iniziato a ridurre la diffusione di post inappropriati, che vanno contro le Linee Guida di Instagram.”

Ciò vuol dire che pubblicare una foto non raffigurante un atto sessuale o una nudità esplicita, ma che alluda comunque alla sfera della sessualità, perde visibilità, in quanto Instagram stesso tende a “nasconderla”. Allo stesso modo se un post, un meme o un video non raffigura immagini di violenza, ma è comunque ritenuto offensivo e/o di cattivo gusto, potrebbe ottenere anch’esso meno views.

Inoltre, Instagram stesso ha affermato che: “questo genere di contenuti probabilmente non apparirà nell’ampia community presente sulle pagine di Esplora e degli hashtag”. Di conseguenza, trovare nuovi followers risulterà sempre più difficile e il profilo ne sarà danneggiato.

Instagram si serve di un’intelligenza artificiale

Attraverso un algoritmo il social riesce ad identificare il contenuto di una foto o di un video (se è presente un paesaggio, una persona, ecc.). Ogni post viene quindi categorizzato; Instagram è consapevole se i contenuti pubblicati sono idonei per essere mostrati alla community.

Se il post in questione non è idoneo, non verrà completamente rimosso (in quanto non viola le Linee Guida), ma verrà nascosto. Non sarà visibile negli hashtag, nelle pagine Popular e nella pagina Esplora. Per quanto riguarda il feed, invece, sarà mostrato unicamente ai followers, ma apparirà in basso.

 

Conclusioni

Ricevere questa penalizzazione può risultare abbastanza noioso. Può limitare la visibilità dei post e rallentare drasticamente la crescita del profilo. In questo caso, come in altri, la prevenzione è tutto.

Al momento non ci sono linee guida su ciò che riguarda i contenuti non idonei (borderline). Non è presente nessuna regola nei termini di servizio del social. Ma, secondo le ultime affermazioni di Instagram, per evitare lo shadowban è consigliabile non postare contenuti che alludano, anche se in maniera velata, a ciò che va contro le linee guida imposte dal social.


Commenti

7 risposte a “Instagram ammette lo Shadowban”

  1. Avatar Roberto
    Roberto

    Sono mesi che ormai Instagram mi toglie i followers.
    Soprattutto da quando ho coperto le fotocamere in quanto lo stesso Instagram mi ha rivelato che mi guardano mentre muovo in dito sul touch, e da quando le ho coperte mi rendono la vita più difficile, provando ad aprire la fotocamera all’improvviso.
    E poi sto fatto delle linee guida. Instagram è pieno di pornografia da tutte le parti, con video espliciti, disegni più che espliciti ecc.
    Ma chi vogliono prendere in giro con queste fantomatiche linee guida? Ma per piacere.

  2. Sicuramente mark Zucchemburg riuscirà a rovinare instagram come ha fatto su facebook

  3. […] Fino a pochi mesi fa si vociferava che la sua esistenza fosse una leggenda. Soltanto di recente Instagram ha ammesso che lo shadow ban esiste. […]

  4. […] adesso sai esattamente cos’è lo shadowban, sai come verificarne l’effettiva presenza e sai anche come […]

  5. […] utilizzi lo stesso a meno di 24 ore di distanza. Per capire il motivo leggi questo articolo sullo shadowban. Con questo, spero di averti trasmesso il motivo per il quale, molto spesso, non noti differenza […]

  6. […] L’importante è che non utilizzi sempre gli stessi e che non utilizzi lo stesso a meno di 24 ore di distanza. Per capire il motivo leggi questo articolo sullo shadowban. […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *